La serie convergente
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Un esempio pratico
Altri criteri di convergenza
Per capire se una serie è convergente posso usare anche altri metodi.
Il teorema del confronto
Il teorema degli infinitesimi
Il teorema del rapporto
Il teorema della radice
E così via.
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Serie convergente
In matematica,
una serie convergente è una serie tale che il limite delle sue somme parziali è finito.
Questo vuol dire che,
data una successione ,
la serie è convergente se la successione delle somme parziali
ha un limite finito,
cioè
se esiste finito tale che per ogni esiste tale che per ogni
Il numero è detto somma della serie:
spesso è difficile trovare questo numero, sebbene possa essere facile capire che una serie è convergente.
La somma di due serie convergenti è ovviamente ancora convergente, così come la serie prodotta dalla moltiplicazione di una serie per uno scalare;
le serie convergenti formano quindi uno spazio vettoriale sul campo dei numeri reali.
Una serie non convergente non è necessariamente detta divergente,
ad esempio
la serie non è né convergente né divergente, in quanto la sua successione delle somme parziali oscilla tra i valori e e quindi non ammette limite.
Esempi
-
Un esempio tipico di serie convergente è la serie geometrica di parametro : ad esempio
-
-
Anche la somma dei reciproci dei quadrati converge (trovare il suo limite è stato il famoso problema di Basilea):
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-
Mediante lo sviluppo in serie di Taylor è possibile mostrare che
-
-
Una serie non convergente è invece la serie dei reciproci dei numeri primi (dimostrazione):
-
-
dove indica l’insieme dei numeri primi.
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Dimostrazione della divergenza della serie dei reciproci dei primi
Uno dei primi teoremi della teoria dei numeri dimostrato in modo analitico è la divergenza della serie dei reciproci dei numeri primi, cioè
dove la variabile indica un numero primo.
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Dimostrazione (Eulero)
Per la dimostrazione è necessario un lemma riguardante la serie armonica.
Dalla definizione del numero di Nepero si ricava immediatamente che
per ogni intero positivo, prendendo il logaritmo di entrambi i membri si ottiene
da cui
e infine
Considerando adesso la somma dei reciproci di tutti i numeri naturali fino a si ricava
Quest’ultima disuguaglianza sarà fondamentale nella dimostrazione della divergenza della somma dei reciproci dei numeri primi.
Adesso definiamo il prodotto come
Sapendo che
si ricava
dove l’insieme è definito come
Evidentemente
se allora quindi
e dalla disuguaglianza ricavata sulla serie armonica si ricava
Adesso sapendo che per ogni
si ottiene
dove l’ultimo membro diverge per tendente a infinito, quindi la serie dei reciproci dei numeri primi diverge.
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Seconda dimostrazione (Eulero)
Eulero fornì anche un’altra dimostrazione, partendo sempre dalla serie armonica.
Usando l’espansione di questa come prodotto infinito scrisse:
usando le proprietà dei logaritmi;
quindi espanse la somma come la serie di Taylor di
I termini 1/3p, 1/4p2 possono essere maggiorati come:
Il secondo addendo converge perché è minore della corrispondente serie in cui gli addendi sono presi tra tutti i naturali anziché solo tra i primi; quindi
Poiché la somma cresce come per tendente all’infinito, Eulero concluse che
-
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Terza dimostrazione (Erdős)
La dimostrazione di Erdős fa uso solo di metodi elementari.
Per assurdo sia allora esiste un numero primo tale che
Sia un intero arbitrario, indichiamo con il numero di interi minori o uguali a che hanno solo fattori primi minori o uguali a , indichiamo anche .
Abbiamo che
Ora stimiamo , scriviamo ,
ogni si può scrivere nella forma
dove
è privo di quadrati
e
,
se è divisibile solo per i primi minori o uguali a , allora lo è anche .
Ci sono meno di possibili scelte per e meno di scelte per , da cui
e quindi
si dimostra facilmente per induzione e utilizzando il postulato di Bertrand che per l’ennesimo numero primo si ha
e
di conseguenza
quindi possiamo scegliere
e troviamo
che è assurdo e conclude la dimostrazione.
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Assoluta convergenza
Una serie è detta assolutamente convergente se converge la serie dei valori assoluti, cioè se la serie
converge.
Si dimostra facilmente che una serie assolutamente convergente è convergente:
infatti,
se si definiscono due nuove successioni
risulta evidente che le loro serie e sono a termini positivi e convergono, poiché ogni loro termine è minore o uguale del corrispondente termine di .
Quindi la loro differenza è anch’essa convergente, e quindi la serie originale converge, perché
Il viceversa non è vero: la serie
converge a , ma la serie dei valori assoluti
è la serie armonica, che diverge.
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Criteri di convergenza
Per stabilire se una serie converge o meno è possibile usare dei criteri di convergenza, che consentono spesso di stabilire velocemente il carattere di una serie (specialmente se è a termini positivi, cioè se per ogni sufficientemente grande) senza tuttavia permettere di calcolarne effettivamente la somma.
Il metodo principale, che viene usato per dimostrare molti altri è il criterio del confronto:
se e sono due serie a termini positivi tali che per ogni sufficientemente grande e la seconda serie converge, allora converge anche la prima.
Inversamente,
se la prima diverge così farà la seconda.
Altri criteri molto usati sono
il criterio del rapporto
si studia il comportamento della quantità
al tendere di a .
e
il criterio della radice:
si studia il comportamento della quantità
al tendere di a .
In entrambi i casi,
se questo limite è minore di la serie converge,
se questo limite è maggiore di 1 la serie diverge,
mentre
se è uguale a il criterio fallisce e non dà informazioni sul comportamento della serie.
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Per serie a termini di segno alterno è disponibile
il criterio di Leibniz,
il quale afferma che se è decrescente e tende a ,
allora
la serie converge.
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