Regole di differenziazione
In analisi matematica,
la regola della catena è una regola di derivazione che permette di calcolare la derivata della funzione composta di due funzioni derivabili.
Definizione
La derivata della funzione composta è il prodotto tra la derivata della funzione esterna, avente come argomento la funzione interna, per la derivata della funzione interna:
Le notazioni e indicano il medesimo significato di derivata.
La formula è valida anche per funzioni di più variabili reali e per funzioni vettoriali.
Il teorema di derivazione delle funzioni composte afferma che se:
è un vettore di le cui componenti sono funzioni derivabili:
e
se è una funzione differenziabile in , allora la funzione composta:
è differenziabile nella variabile e si ha:
dove è il gradiente di
e è il prodotto scalare euclideo.
Ad esempio,
se è una funzione di due variabili composta dopo la funzione vettoriale , cioè , allora:
Inoltre, se e sono due funzioni vettoriali differenziabili componibili, allora:
dove è la moltiplicazione di matrici e è la matrice jacobiana di .
Dimostrazione
Sia, per non appesantire la notazione, , da cui Definiamo ora
È dunque
Inoltre,
per l’ipotesi di derivabilità di , è
Esaminiamo ora il rapporto incrementale di
Spezzando la frazione,
abbiamo
E quindi passando al limite
- cvd.
Dimostrazione con “o” piccolo
Si considerino due funzioni
e
la funzione composta
allora è possibile scrivere i rapporti incrementali delle funzioni in questo modo:
A questo punto si passa alla riscrittura di tenendo conto che quindi si ha:
Si ricorda che quindi si ha:
Da cui si opera una sostituzione ed e si scrive:
Da qui chiamo ed inoltre
Il teorema è dimostrato
Osservazioni
-
Nella notazione di Leibniz, questo si risolve nell’identità
che è utile per fissare mnemonicamente il risultato (come se il si “semplificasse” nelle due frazioni), anche se ovviamente non costituisce una dimostrazione.
-
Applicando la formula iterativamente si può calcolare la derivata di una composizione di tre o più funzioni. Ad esempio:
e così via.
Esempio
Sia , , Allora:
e
Derivate successive
L’estensione della formula al calcolo delle derivate successive si deve a Faà di Bruno.
In particolare,
se possiedono tutte le derivate necessarie,
allora risulta:
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