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Archivi giornalieri: 1 agosto 2022

Teorema 1: Unicità del Limite

I teoremi e le proprietà che seguono sono relativi a funzioni che ammettono limite (sia finito che infinito) per x che tende ad un numero finito x_o  oppure per x che tende ad infinito.

Per semplicità, li enunceremo e li dimostreremo nel caso in cui la funzione f (x) considerata ammetta limite finito per x che tende ad un numero finito x_o.

Si ha che

    \[\lim_{x\to x_0} f(x) = l\]

se e solo se

    \[\lim_{x\to x_0^+} f(x) = l \wedge \lim_{x\to x_0^-} f(x) = l .\]

 

Il teorema di unicità del limite è un teorema di matematica, e più precisamente di analisi.

Assume forme diverse a seconda dei contesti, ed in ciascuno di questi afferma che non possono esserci due limiti distinti.

Si applica soprattutto a successioni e funzioni.

Successioni

Enunciato

Il teorema di unicità del limite per le successioni asserisce che

Una successione  di numeri reali non può avere due limiti distinti.

In altre parole, se la successione ha un limite, questo è unico.

Dimostrazione

Supponiamo che  siano limiti (finiti; in verità, si può facilmente eliminare tale restrizione) della successione .

Mostreremo che .

Per la definizione di limite,

per ogni  esistono  ed  tali che per ogni  è vera , e

per ogni  è vera  .

Sia  il massimo tra  e .

Allora per ogni  abbiamo

per la disuguaglianza triangolare.

Quindi  per ogni , e quindi .

Quindi 

Generalizzazioni

Il teorema vale (con analoga dimostrazione) anche per qualsiasi successione di punti in uno spazio metrico.

Più in generale, vale in qualsiasi spazio topologico di Hausdorff.

Funzioni

Enunciato

Il teorema di unicità del limite per le funzioni asserisce che

Una funzione  definita su un intervallo aperto  dei numeri reali non può avere due limiti distinti in un punto  di accumulazione per .

In altre parole, se la funzione ha limite in , questo è unico.

Dimostrazione

Supponiamo che  siano limiti della funzione in . Mostreremo che , ragionando per assurdo e supponendo quindi che  e  siano distinti.

Allora esistono due intorni  di  e  di  disgiunti.

Per definizione di limite, esistono due intorni  e  di  per cui vale:

 appartiene a  per ogni  in  diverso da ,

 appartiene a  per ogni  in  diverso da .

L’insieme  è un altro intorno di , quindi contiene un punto  di  diverso da  perché  è punto di accumulazione per Per questo punto,  è contemporaneamente in  e , che però sono disgiunti: questo è assurdo.

Generalizzazioni

Il teorema vale (con analoga dimostrazione) anche per qualsiasi funzione  fra spazi metrici, come ad esempio lo spazio euclideo  o un qualsiasi suo sottoinsieme.

Più in generale, vale per funzioni fra spazi topologici, con l’ipotesi che il codominio  sia di Hausdorff.

Osservazione

L’ipotesi nell’enunciato generale che il codominio sia uno spazio di Hausdorff (come  con l’usuale topologia euclidea) è la chiave di tutto il teorema.

Infatti in uno spazio non di Hausdorff in generale non vale l’unicità del limite. Basti vedere quest’esempio:

Sia  con la topologia euclidea,

mentre  con la topologia della semicontinuità inferiore, cioè i cui aperti sono le semirette destre;

sia .

Allora la funzione ammette infiniti limiti,

in particolare:

per ogni .

Infatti,

scelto un qualsiasi , i suoi intorni sono gli insiemi del tipo , con  > 0, dunque essi contengono l’immagine di un qualsiasi intorno dello 0 dato secondo la topologia euclidea, cioè degli intervalli , restringendo opportunamente il raggio .

 

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Pubblicato da su 1 agosto 2022 in MATEMATICA

 

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