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Studio di funzione reale II_j

Funzioni reali di variabile reale

7.31.- Studio di funzioni reali.- Esercitazione XVIII

1.- Costruire il grafico della funzione y=f(x) f_980 1determinando:

  • a) Dominio (o Campo di Esistenza)

  • a1) Intersezione con l’ asse x (y=0)e con l’asse y (x=0)

  • a2) Simmetrie

  • a3) Periodicità

  • a4) segno della funzione

  • b) Punti di discontinuità

  • c) Punti estremali

  • d) intervalli di Crescita e di decrescenza

  • e) Punti di flesso

  • f) Concavità

  • g) Asintoti

°°°°°

 

Esercizio 18

Sia y=f(x) la funzione logaritmica trigonometrica :

f_980 1Soluzione:

a) Dominio ( o Campo di esistenza )

f_980 Dominio 1infattif_980 Dominio

a1) Intersezione con l’ asse x (y=0)e con l’asse y (x=0)

 Intersezione asse x (intersezione non vuota)

f_980 Intersezione assi 1

infatti  esistono infiniti punti di intersezione tra la funzione e l’asse x

Intersezione asse y (Intersezione vuota)

f_980 Intersezione assi 2infatti  non esistono punti di intersezione tra la funzione e l’asse y.

infattif_980 Intersezione assi

a2) Simmetrie

Poichèf_980 Simmetria 1

 la funzione non é simmetrica rispetto all’asse y.

 Poichèf_980 Simmetria 2

la funzione non é simmetrica rispetto all’origine degli assi.

infattif_980 Simmetrie 4

 a3) Periodicità

 Poichèf_980 Simmetria 3

 la funzione é periodica.

 infatti:f_980 Simmetrie 5

 a4) Segno della funzione

f_980 Segno della funzione 1 Poichè la funzione é definita nell’insieme :

f_980 Dominio 1si haf_980 Segno della funzione 2la funzione non esiste nell’intervallo.f_980 Segno della funzione 3 la funzione esiste ed é sempre negativa nell’intervallo.

 infatti :f_980 Segno della funzione

 

 b) Punti di discontinuità

Nota Bene.:

Se vi sono punti di discontinuità per la funzione, occorre determinare il tipo di discontinuità studiando il comportamento della funzione in un intorno (piccolo) di questi punti. Si possono trovare delle discontinuità di tipo “buco” , di tipo “salto” e di tipo “infinito” ; in quest’ultimo caso si ottengono asintoti verticali.

Quando lo studio del dominio indica che la funzione non esiste in qualche punto x_o , occorre studiare l’andamento della funzione VICINO a questo punto. Lo studio si esegue calcolando il limite della funzione quando x tende a quel punto x_o.

Si possono avere tre casi diversi:

A) DISCONTINUITA’ “BUCO” (terza specie)

Definizione 7.6.3.

Data una funzione reale di variabile reale f(x), sia x_o ∈ R un punto di accumulazione del suo dominio; diremo che x_o é un punto di discontinuità di III specie se esiste finito il limitelma il valore della funzione in x_o non esiste oppure é diverso da tale limite (f(x_o)∉R oppure f(x_o)≠l ).

Se dal calcolo del limite risulta che quando x tende a x_o (sia da sinistra che da destra) la funzione tende al valore y_o  allora la funzione manca del punto P(x_0 , y_0) come se vi fosse un “buco” nel grafico in quel punto. 

In linguaggio matematico:

se  x → x_o  allora y→ y_o  (la freccia si legge “tende a”)
lim f(x) = y_o
x → x_o
E’ possibile anche che in x_o la funzione sia definita ma di valore diverso da y_o (il punto nero  figura 1).
La discontinuità è eliminabile, basta definire la funzione in quel punto uguale a y_o (e si tappa il buco!).

B) DISCONTINUITA’ “INFINITO” (seconda specie)

Definizione 7.6.2.

Data una funzione reale di variabile reale f(x), sia x_o ∈ R un punto di accumulazione del suo dominio; diremo che x_o é un punto di discontinuità di II specie se non esiste o é infinito almeno uno dei seguenti limiti.l_del_sSe dal calcolo del limite risulta che quando x tende a x_o (da sinistra o da destra o da entrambe le parti) la funzione tende a ∞ (positivo o negativo che sia), allora il grafico della funzione si accosta sempre più alla retta x = x_o che viene detta asintoto verticale della funzione  (si dice anche che la funzione è asintotica alla retta)

 Si definisce discontinuità di seconda specie anche il caso in cui il limite destro o sinistro o entrambi non esistono.

C) DISCONTINUITA’ “SALTO” (prima specie)

Definizione 7.6.1.

Data una funzione reale di variabile reale f(x), sia x_o ∈ R un punto di accumulazione del suo dominio; diremo che x_o é un punto di discontinuità di I specie se esistono finiti ma diversi i seguenti limiti.ldlsIn tal caso chiameremo salto della funzione f in x0 la quantità saltoSe dal calcolo del limite risulta che quando x tende a x_o la funzione tende da sinistra al valore Y1 e da destra al  valore Y2 (diverso da Y1) allora la funzione ha un grafico spezzato, come se vi fosse un “salto” in quel punto.

Osservazione 1

E’ indifferente che la funzione sia definita o no nel punto x_o , la discontinuità resta e i due punti (x_o ,y_1) e (x_o , y_2) sono i punti di rottura della funzione.

 °°°°°

Ciò premesso

Poichè la funzione é definita nell’insieme

f_980 Dominio 1grafico

f_980 Dominiola funzione ha (infiniti) punti di discontinuità.

Sia f_980 Punti di discontinuita 1l’insieme dei punti di discontinuità della funzione.

poichè

f_980 Punti di discontinuita 2

f_980 Punti di discontinuita 3

allora tutti i punti dell’insieme

f_980 Punti di discontinuita 1sono punti di discontinuità di seconda specie.

 c) Punti estremali

 I punti di massimo e minimo assoluto vengono anche detti punti estremali (o estremanti).

 Derivata prima e segno relativo

 Derivata seconda e segno relativo

  • ricerca massimo e minimo relativoricerca minimo e massimo

Calcolo derivata prima

poichèf_980 Punti estremali 2

f_980 Punti estremali 5

f_980 Punti estremali 3quindi:f_980 Punti estremali 4é un punto di massimo relativo

infatti :f_980 Punti estremali

ricerca massimo e minimo assolutoricerca minimo e massimo assolutor4

d) intervalli di Crescita e di decrescita

poichèf_980 Intervalli di Crescita 1

f_980 Intervalli di Crescita 2

infattif_980 Intervalli di Crescita

e) Punti di flesso

Un punto f_916 Punti di flessonel quale la concavità del grafico di una funzione passa dalle y positive alle y negative e inversamente si chiama Punto di Flesso.

Poniamo la derivata seconda uguale a zero, poichèf_980 Punti di flesso 1

non esistono Punti di flesso

infattif_980 Punti di flesso

f) Concavità

Nota Bene.:

Si dice che il grafico di una funzione derivabile y=f(x) é Concavo verso il basso nell’intervallo (a,b) se per x ∈ (a,b) l’arco di curva del grafico é situato al di sotto della tangente al grafico della curva tracciata in un punto qualunque dell’intervallo (a,b).

Si dice che il grafico di una funzione derivabile y=f(x) é Concavo verso l’alto nell’intervallo (a,b) se per x ∈ (a,b) l’arco di curva del grafico é situato al di sopra della tangente al grafico della curva tracciata in un punto qualunque dell’intervallo (a,b).

Una Condizione  Sufficiente per la concavità verso il basso del grafico di una funzione é che nell’intervallo corrispondente la disuguaglianza f”(x) < 0 sia verificata.

Una Condizione  Sufficiente per la concavità verso l’alto del grafico di una funzione é che nell’intervallo corrispondente la disuguaglianza f”(x) >0 sia verificata.

Osservazione 1

Per dire che il grafico di una funzione é concavo verso il basso si dice anche che esso é Convesso verso l’alto.

Per dire che il grafico di una funzione é concavo verso l’alto si dice anche che esso é Convesso verso il basso.

Poichè:

f_980 Concavita 1la funzione f(x) = ln (sin(x)) rivolge la concavità verso il basso

infatti:f_980 Concavita

g) Asintoti

Nota Bene.:

Un asintoto è una retta tale che la distanza tra essa e la curva della funzione y = f (x) tende a 0
per x →∞ (asintoti orizzontali o obliqui) o per x che tende ad un punto ove la f non è definita o è
discontinua (asintoti verticali).

Asintoti Verticali

Si dice che la retta As 0 è un asintoto verticale per la funzione y = f (x) se c’è un punto singolare 

As 1

(punto di accumulazione escluso dal dominio) in cui si abbia:As 2oppure As 3
In pratica la curva si accosta sempre più ad una retta di equazione 

As 0ed è il valore 

As 1

(se esiste) ciò che dobbiamo determinare (pertanto una funzione che non abbia punti singolari non può avere asintoti verticali).

Asintoti Orizzontali

Si dice che la retta y = k è un asintoto orizzontale per la funzione y = f (x) se si verifica una delle seguenti condizioni:As 4 oppure As 5
dove k è un numero reale. In pratica la curva si accosta sempre più ad una retta di equazione y=k ed in questo caso è il numero k quel che dobbiamo determinare.

Se si effettua il limite per x tendente verso – ∞si parla di Asintoto Orizzontale Sinistro (A.O.S.), se si effettua il limite per x tendente verso + ∞ si parla di Asintoto Orizzontale Destro (A.O.D.). I due asintoti possono coincidere (A.O.).

Asintoti Obliqui

Se non esiste l’asintoto orizzontale dobbiamo cercare l’eventuale asintoto obliquo (e ciò dobbiamo farlo sia a destra per x tendente verso + ∞ , che a sinistra per per x tendente verso – ∞ ). Una retta si dice asintoto obliquo se il il grafico della funzione si accosta (quando x tende a più o meno infinito) a quello di una retta di equazione y=mx+q (dove m ≠0) , altrimenti si tratterebbe di un asintoto orizzontale). Bisogna quindi determinare i valori m (coefficiente angolare) e q (ordinata all’origine).

Si ha:As 6eAs 7

La retta y = mx + q , in tal caso, si dice Asintoto Obliquo Destro (A.Ob.D.).

Analogamentem si ha:As 8eAs 9La retta y = mx + q , in tal caso, si dice Asintoto Obliquo Sinistro (A.Ob.S.).

°°°°°

Poichèf_980 Asintoto 1f_980 Asintoto 2

f_980 Asintoto 3f_980 Asintoto 4si hanno infiniti asintoti verticali…

infattif_980 Asintoti

°°°°°°°°°°°

grafico

f_980 Dominio

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Studio di funzione reale II_j

…Seguirà…

… Esercitazione… Studio di una Funzione Reale di Variabile Reale

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Pubblicato da su 31 luglio 2014 in MATEMATICA

 

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