“Se mi sento triste, faccio matematica per essere felice. Se sono felice, faccio matematica per restare felice.”
(Alfréd Rényi)
Funzione pari, funzione dispari
Una funzione pari è una funzione tale per cui f(-x) = f(x),
e che quindi assumevalori simmetrici rispetto all’asse delle ordinate;
una funzione dispari è una funzione tale per cui f(-x) = -f(x)
e che quindi assume valori simmetrici rispetto all’origine.
Sebbene i termini funzione parie funzione dispari siano decisamente poco intuitivi, in realtà è sufficiente capire la definizione per potere stabilire con certezza se una funzione è pari o dispari, o nessuna delle due cose.
Lo scopo di questa lezione consiste nel fornire le definizioni formali e spiegarne il significato nel dettaglio, mediante opportuni esempi.
Definizioni di funzione pari e dispari
Per introdurre le definizioni di parità e disparità di una funzione non possiamo prescindere dal concetto di simmetria di un insieme reale rispetto allo zero.
Consideriamo una funzione
e immaginiamo di rappresentare il dominio Dom(f) su una retta orientata, avendo cura di indicare il valore x = 0.
Se vi ricordate cos’è la simmetria rispetto a un punto, capirete in un istante qual è la proprietà che caratterizza un insieme reale simmetrico rispetto all’origine (il valore zero).
Con questa premessa diremo che:
• è una funzione pari se il suo dominio è simmetrico rispetto all’origine e se vale la proprietà
• è una funzione dispari se il suo dominio è simmetrico rispetto all’origine e se vale la proprietà
• Nel caso non dovesse sussistere alcuna delle precedenti condizioni, diremo che la funzione considerata non è né pari né dispari.
Al di là delle condizioni algebriche che contraddistinguono le funzioni pari e le funzioni dispari, è importante ricordare che le definizioni di parità e disparità non possono prescindere dalla simmetria del dominio rispetto all’origine.
Per questo motivo la prima ipotesi che dovremo verificare sarà proprio quella relativa alla simmetria del dominio:
se essa sussiste procederemo con il controllo della condizione algebrica,
in caso contrario concluderemo che la funzione in esame non è né pari né dispari.
Esempi di funzioni pari e dispari
Applichiamo le definizioni in alcuni esempi per stabilire se le funzioni proposte sono pari o dispari.
I) Consideriamo
La funzione è pari, infatti è definita su tutto R che è un insieme evidentemente simmetrico rispetto all’origine, e inoltre
Grafico :
La funzione non è dispari, infatti
Quindi
Si noti che nella verifica della condizione algebrica abbiamo effettuato la valutazione della funzione sostituendo -x in luogo di x.
Onde evitare banali errori di distrazioni vi consigliamo di ricorrere alle parentesi e di scrivere meccanicamente (-x) in luogo di x.
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II) Sia
Anche in questo caso abbiamo a che fare con una funzione polinomiale, pertanto definita su , quindi ha senso procedere con il controllo delle condizioni algebriche che definiscono la parità e la disparità.
La funzione non è pari, poiché
La funzione é dispari, infatti
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III) La funzione
è definita su tutto R, per cui possiamo procedere con la verifica della condizione algebrica.
La funzione non è pari, perché
La funzione non è dispari, infatti
Concludiamo quindi che
la funzione non èné pari né dispari.
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IV) La funzione logaritmica
ha dominio ,
pertanto non èné pari né dispari.
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V) La funzione coseno
è pari,
infatti è definita sull’intero asse reale e
inoltre dalle formule degli archi associati
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VI) La funzione seno
è dispari, infatti è definita su tutto R e inoltre
Attenzione:
non basta escludere un caso per poter affermare l’altro.
In sostanza non si può concludere che una funzione è pari mostrando che non è dispari,
né si può concludere che una funzione è dispari mostrando che non è pari.
Bisogna sempre controllare entrambe le definizioni!
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Proprietà delle funzioni pari e dispari
Dopo aver fornito le definizioni di funzione pari e di funzione dispari procediamo con l’elenco delle proprietà più importanti di cui esse godono, e per non appesantire troppo la lezione ne omettiamo le dimostrazioni
(che possono essere tranquillamente prodotte dallo Studente per esercizio).
Non sottovalutiamo queste proprietà perché possono tornare davvero utili nel prosieguo dello studio dell’Analisi matematica.
Qualche esempio?
Possono semplificare notevolmente lo studio di una funzione
o ancora il calcolo di un integrale.
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Qui di seguito considereremo due funzioni entrambe definite su un insieme simmetrico rispetto all’origine :
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1.) Parità e disparità della funzione nulla
f(x) è una funzione pari e dispari su D se e solo se
f(x) è identicamente nulla su D.
2.) Operazioni con le funzioni pari
In riferimento alle operazioni tra funzioni,
se f(x) e g(x) sono funzioni pari su D allora:
– la funzione somma è una funzione pari;
– la funzione differenza è una funzione pari;
– la funzione prodotto è una funzione pari;
– la funzione quoziente è una funzione pari.
– indipendentemente dal valore della costante reale non nulla la funzione è una funzione pari.
Se c fosse uguale a 0
la funzione sarebbe identicamente nulla ed è dunquesia pari che dispari.
3.) Operazioni con le funzioni dispari
Se f(x) e g(x) sono funzioni dispari su D allora:
– la funzione somma è una funzione dispari;
– la funzione differenza è una funzione dispari;
– la funzione prodotto è una funzione pari;
– la funzione quoziente è una funzione pari.
– indipendentemente dal valore della costante reale non nulla , la funzione è una funzione dispari.
Se c fosse uguale a 0
allora la funzione sarebbe identicamente nulla che è sia pari che dispari.
4.) Operazioni tra funzioni pari e funzioni dispari
Se f(x) è una funzione pari e g(x) è una funzione dispari su D,
entrambe non identicamente nulle,
allora:
– la funzione sommanon è né pari né dispari;
– la funzione differenzanon è né pari né dispari;
– la funzione prodotto è una funzione dispari;
– la funzione quoziente è una funzione dispari.
Tutte le proprietà elencate si dimostrano applicando pedissequamente le definizioni di funzione pari e dispari.
Nella lezione successiva –
interpretazione geometrica della parità e della disparità di una funzione –
vedremo che
le nozioni di parità e di disparità giocano un ruolo rilevante nel momento in cui si deve effettuare lo studio di una funzione.
In particolare scopriremo che se abbiamo la fortuna di lavorare con una funzione pari o dispari, allora ci possiamo risparmiare un sacco di lavoro.
ad ognidel dominio corrisponde una e una sola del codominio.
Tuttavia il viceversa non è vero in generale e dunque possiamo caratterizzare le funzioni in relazione alle diverse corrispondenze che gli elementi del codominio possono avere con gli elementi del dominio.
Valgono le seguenti definizioni:
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Funzione iniettiva
Definizione
La funzione si dice iniettiva se
Equivalentemente possiamo usare la contronominale:
La funzione si dice iniettiva se
Il concetto rilevante è il seguente
Se è iniettiva, allora ad ogni corrisponde al più una .
Tale concetto può essere formalizzato ricordando la nozione di controimmagine:
Ricordiamo che, dato un elemento , la sua controimmagine è definita dall’insieme
Allora si ha la seguente
Definizione equivalente
Una funzione è iniettiva
se e solo se per ogni , l’insieme contiene al più un elemento.
Esempio 1
La funzione rappresentata graficamente qui sotto è iniettiva perché comunque io prenda nel dominio , con , le immaginicorrispondenti e sono diverse tra loro.
Funzione suriettiva
Definizione
La funzione si dice suriettiva se ,
ossia
se l’immagine di coincide con il codominio (si osservi che in generale ).
Il concetto rilevante è il seguente
Se è suriettiva, allora ad ogni corrisponde almeno una .
Tale concetto può essere formalizzato ricordando la nozione di controimmagine:
Definizione equivalente
Una funzione è suriettivase e solo se per ogni , l’insieme contiene almeno un elemento.
Esempio 2
Sia .
La funzione rappresentata graficamente qui sotto è suriettiva
poiché tutti i punti del dominio sono associati a tutti i punti del codominio .
Funzione Biunivoca o biettiva
Definizione
La funzione si dice biunivoca (o biettiva) se è suriettiva e iniettiva.
Il concetto rilevante è il seguente
Se è biunivoca, allora ad ogni corrisponde una e una sola .
Tale concetto può essere formalizzato ricordando la nozione di controimmagine:
Definizione equivalente
Una funzione è biunivoca se e solo se per ogni , l’insieme contiene esattamente un elemento.
Esempio 3
La funzione rappresentata nel grafico qui sotto è biunivoca.
Infatti si può facilmente osservare che
l’immagine del dominio corrisponde a tutto il codominio e che la definizione di iniettivitàè soddisfatta.
Le funzioni pari e le funzioni dispari sono particolari tipi di funzioni simmetriche.
La ricerca di informazioni sull’eventuale simmetria di una funzione non è di per sé un’attività obbligatoria se lo scopo è quello di determinare le informazioni tipiche di uno studio di funzione o se vogliamo semplicemente disegnare il grafico della funzione oggetto di studio.
Tuttavia scoprire che una funzione è simmetrica può essere davvero utile per semplificare lo studio della stessa.
Nel caso delle funzioni pari e dispari ci basterà infatti studiare ciò che accade nel semiasse positivo delle ascisse.
Funzione pari
Una funzione si dice pari se
Una funzione pari è una funzione che è simmetrica rispetto l’asse verticale delle ordinate.
In tal caso l’asse delle è l’asse di simmetria per la funzione.
Esempio 1
Ogni polinomio nella cui formula analitica compaiono solo esponenti pari è una funzione pari.
Sia . Allora è pari,
infatti
Esempio 2
La funzione è pari.
Infatti
dove abbiamo usato la formula del coseno della differenza tra due angoli
Funzione dispari
Una funzione si dice dispari se
Una funzione dispari è una funzione simmetrica rispetto l’origine.
In tal caso la funzione è dotata di due assi di simmetrie, ossia la bisettrice del 1° e 3° quadrante e la bisettrice del 2° e 4° quadrante.
Esempio 3
Ogni polinomio nella cui formula analitica compaiono solo esponenti dispari è una funzione dispari.
Sia . Allora è dispari,
infatti
Esempio 4
La funzione è dispari.
Infatti
dove abbiamo usato la formula del seno della differenza tra due angoli
Condizione necessaria per la parità\disparità di una funzione
Come abbiamo visto
una funzione pari oppure dispari è una funzione simmetrica rispetto all’origine.
Da ciò consegue che una funzione il cui dominio non sia simmetrico non può essere né pari né dispari!
Pertanto
condizione necessaria affinché una funzione sia pari\dispari è che sia simmetrico.
Ad esempio ha senso valutare parità e disparità per funzioni i cui domini sono del tipo
mentre non ha nemmeno senso valutare la parità e la disparità per funzioni i cui domini sono del tipo
Teoremi sulle funzioni pari e dispari
Prodotto e rapporto tra funzioni pari\dispari
Siano due funzioni,
p la funzione prodotto definita da e
la funzione rapporto definita da
(evidentemente quando studiamo il rapporto dobbiamo supporre .
Mostriamo se e come varia la parità delle funzioni e al variare della parità delle funzioni di partenza e :
1.) Il prodotto o il rapporto tra due funzioni pari è ancora una funzione pari.
Infatti
e
2.) Il prodotto tra una funzione pari e una funzione dispari è una funzione dispari.
Infatti, supponendo (senza perdita di generalità) che sia dispari e sia pari, si ha che
e
3.) Il prodotto e il rapporto tra due funzioni dispari è una funzione pari. Infatti
e
Un modo semplice per ricordarsi le proprietà dimostrate sopra è quello di compiere le associazioni e .
Il prodotto\rapporto tra due funzioni pari (+) è ancora pari (+), così come è positivo il prodotto\rapporto tra due numeri positivi.
Analogamente,
il prodotto\rapporto tra una funzione pari (+) e una funzione dispari (-) dà luogo a una funzione dispari (-) esattamente come il prodotto\rapporto tra un numero positivo e uno negativo è un numero negativo.
Esattamente allo stesso modo si può pensare ad un’associazione simile per il terzo caso.
Somma e differenza di funzioni pari\dispari
Siano e due funzioni,
la funzione somma definita da
e
la funzione differenza definita da
Allora
1.) Somma o differenza tra due funzioni pari è una funzione pari.
Infatti
e
2.) Se una delle due funzioni è pari e l’altra è dispari,
in generale la funzione somma e la funzione differenza non sono né pari né dispari;
3.) Somma o differenza tra due funzioni dispari è una funzione dispari.
Infatti
e
Funzione periodica
Le funzioni periodiche, come lascia intuire il nome, sono funzioni le cui proprietà e il cui grafico possono determinate studiando solo una piccola porzione del loro dominio.
Questa porzione di dominio prende il nome di periodo.
Vediamo di definire rigorosamente cosa sia una funzione periodica.
Definizione
Una funzione è detta periodica se esiste un numero tale per cui
Possiamo generalizzare la definizione dicendo che è periodica se esiste un numero tale per cui
In entrambi i casi, il numero è detto periodo della funzione periodica .
Gli esempi più semplici di funzioni periodiche sono le funzioni goniometriche.
Infatti
e sono periodiche di periodo
e
le funzioni e sono anch’esse periodiche, questa volta di periodoT= .
Le funzioni goniometriche però non sono le uniche funzioni periodiche.
Per poter fare un esempio di funzione periodica non goniometrica ricordiamo cosa sia la parte intera di , indicata con .
La parte intera (inferiore) di un numero è il più grande intero minore di . In linguaggio matematico
Così, ad esempio, , .
Ricordata la funzione intera, siamo ora in grado di definire la funzione mantissa
Questa funzione è periodica, di periodo T= .
Si può infatti osservare che per ogni .
Così
Il grafico della funzione mantissa è il seguente:
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Lista di funzioni
In matematica, parecchie funzioni sono abbastanza importanti, in termini di applicazioni e di collegamenti con altre entità matematiche, da meritare un proprio nome ed un proprio simbolo.
Questa pagina è dedicata a un elenco di funzioni matematiche.
Esiste una vasta teoria delle funzioni speciali sviluppatasi a partire della trigonometria
Attualmente si riscontra un punto di vista astratto che considera spazi di funzioni ad infinite dimensioni i cui elementi sono in maggioranza funzioni ‘anonime’ caratterizzate da proprietà ed il punto, che si contrappone allo studio delle funzioni speciali definite con costruzioni specifiche o definite imponendo proprietà come la simmetria, e quindi in relazione con l’analisi armonica e le rappresentazioni dei gruppi.
Tra le funzioni speciali giocano ruoli particolari i
Funzione indicatrice (o caratteristica): è una funzione definita su un insieme usata per indicare l’appartenenza di un elemento ad un sottoinsieme di . In particolare vale se e solo se l’elemento di appartiene anche ad , altrimenti vale .
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