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Scomposizione dei polinomi
Cominciamo ora ad occuparci del problema della
scomposizione dei polinomi in fattori
fornendo in questa lezione una introduzione generale.
Nelle lezioni successive ci occuperemo più nel dettaglio di ogni singolo metodo di scomposizione, fornendo ulteriori esempi.
Per scomposizione dei polinomi in fattori intendiamo un procedimento che consente,
se possibile, di riscrivere un polinomio di grado nel prodotto di almeno due polinomi e , aventi grado rispettivamente ed , con ed .
Per quanto sappiamo sul grado del prodotto tra polinomi avremo ovviamente .
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Se dunque è possibile riscrivere il polinomio
come:allora diciamo che
il polinomio è riducibile o scomponibile in fattori.
Precisiamo ancora che
i fattori della scomposizione possono anche essere più di due.
In generale non è immediato capire se un certo polinomio può essere scomposto in fattori oppure no.
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Un aiuto ci viene comunque dato dalla
proprietà simmetrica dell’uguaglianza,
per la quale
se allora necessariamente .
Ed il trucco è quello di
applicare la proprietà simmetrica dell’uguaglianza a quanto sappiamo sulla divisione di un polinomio per un monomio e sui prodotti notevoli.
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Ad esempio,
consideriamo la seguente divisione di un polinomio per un monomio:
Per le proprietà della divisione tra polinomi abbiamo di conseguenza:
infatti
in una divisione tra polinomi tra loro divisibili,
il prodotto del quoziente per il divisore deve restituire il polinomio dividendo .
Ora, applicando la proprietà simmetrica dell’uguaglianza all’ultima relazione possiamo scrivere:
o il che è lo stesso:
In altre parole,
è possibile scomporre il polinomio nel prodotto dei due fattori e .
Così abbiamo riscritto il polinomio di partenza come prodotto del massimo comune divisore dei monomi che lo compongono per il quoziente tra il polinomio stesso e tale MCD.
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La procedura appena vista è un metodo di scomposizione e si chiama
raccoglimento a fattore comune.
In particolare nel caso in esame abbiamo effettuato un raccoglimento con il fattore comune .
La definizione
“fattore comune” è dovuta al fatto che effettivamente ciascun termine del polinomio di partenza può essere riscritto come prodotto del fattore comune per ciascun termine del polinomio .
Ad esempio,
e così via per gli altri termini.
Vedremo tra un istante la regola pratica corrispondente,
nei due casi di raccoglimento a fattore comune totale e parziale.
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Un’altra importantissima tecnica per scomporre i polinomi consiste nell’applicare
la proprietà simmetrica dell’uguaglianza alle regole che abbiamo stabilito per i prodotti notevoli.
Ad esempio
grazie al prodotto notevole della somma per differenza
possiamo scrivere:
E per la proprietà simmetrica dell’uguaglianza
ciò equivale a scrivere
In altre parole,
è possibile scomporre un polinomio dato dalla differenza dei quadrati di due termini come il prodotto della somma per la differenza dei due termini stessi.
In più,
con un ragionamento del tutto simile
è possibile stabilire delle regole per la scomposizione dei polinomi a partire da tutte le regole dei prodotti notevoli
che abbiamo studiato nelle precedenti lezioni.
Infine,
ci occuperemo di ulteriori due metodi di scomposizione che si basano sulla regola di Ruffini per la divisione tra polinomi
e
su una regola pratica che consente di scomporre particolari trinomi di secondo grado
(indicati con il nome di trinomio caratteristico, trinomio particolare o trinomio somma prodotto).
Precisiamo che
la scomposizione in fattori dei polinomi è utile ad esempio per:
-
semplificare delle particolari frazioni che contengono lettere anche ai denominatori (frazioni algebriche);
-
sommare tra loro delle frazioni algebriche mettendole a denominatore comune;
-
risolvere alcuni tipi di equazioni.
E questi sono
solo alcuni dei casi nei quali la scomposizione in fattori dei polinomi si rivela utile.
Con ciò desideriamo quindi invitarvi a studiare con attenzione l’argomento.
Fatte le dovute premesse, vediamo subito le varie regole per scomporre i polinomi in fattori.
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Tecniche per la scomposizione dei polinomi
1.) Raccoglimento a fattore comune totale
Per quanto visto nell’introduzione,
se esiste un termine che è il massimo comune divisore di tutti i termini di un polinomio,
è possibile scomporre tale polinomio nel prodotto del massimo comune divisore stesso per un particolare polinomio quoziente.
E il polinomio quoziente è dato dalla divisione del polinomio di partenza per il massimo comune divisore dei suoi termini.
Proviamo ad applicare il principio appena illustrato, per poi ricavarne una regola di pratico uso.
Consideriamo il polinomio:
Osserviamo che il massimo comune divisore tra i monomi , e è .
Così
il quoziente tra il polinomio e l’MCD dei termini che lo compongono è:
Di conseguenza,
scomponendo il polinomio nel prodotto del MCD dei suoi termini per il quoziente appena calcolato abbiamo:
Nella pratica
diciamo che abbiamo messo in evidenza il termine nel polinomio.
E in modo del tutto equivalente, quello che dobbiamo fare è:
-
dividere ciascun termine del polinomio di partenza per il MCD di tutti i suoi termini;
-
allo stesso tempo moltiplicare il risultato ottenuto per il MCD stesso.
Così più brevemente avremo:
Nella pratica
dividiamo mentalmente ciascun termine del polinomio di partenza per il MCD dei suoi termini e scriviamo direttamente:
Forniamo ora la regola generale da utilizzare.
Sia dato un polinomio
.Se esiste un massimo comune divisore diverso da , di tutti i suoi termini
possiamo scomporre il polinomio nel prodotto del MCD stesso per un polinomio che si ottiene da quello di partenza dividendo ciascuno dei suoi termini per il MCD.
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In tal modo diciamo che abbiamo effettuato
un raccoglimento a fattore comune,
mettendo in evidenza il MCD dei termini del polinomio.
Ricordando la definizione di massimo comune divisore tra monomi, ciò consiste nel mettere in evidenza un monomio che abbia parte numerica data dal MCD delle parti numeriche dei termini del polinomio da scomporre, e parte letterale costituita dalle lettere comuni a tutti i termini del polinomio, accompagnate dal più piccolo tra gli esponenti presenti nel polinomio per ciascuna lettera.
Vediamo subito un esempio relativo ad un polinomio con più lettere.
Scomponiamo in fattori il polinomio:
Il MCD tra i coefficienti dei termini del polinomio è .
Le lettere in comune ai termini sono
e .Per la lettera
l’esponente più piccolo che compare nei termini del polinomio è , e per la lettera l’esponente più piccolo è .Di conseguenza è possibile raccogliere per il termine :
Osserviamo che
il fattore è ottenuto dividendo ciascun termine del polinomio di partenza per il termine messo in evidenza,
ovvero .
Scrivendo per maggior chiarezza tutti i passaggi:
In caso di dubbi consigliamo un ripasso sulla divisione tra monomi.
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2.) Raccoglimento a fattore comune parziale
Può capitare che non sia possibile raccogliere nessun termine in un polinomio.
Questo avviene quando
non esiste alcun monomio diverso da che sia il MCD di tutti i termini del polinomio.
Tuttavia,
può essere possibile riscrivere il polinomio da scomporre come somma di due polinomi, tali che
per ciascuno di essi sia possibile determinare il MCD di tutti i suoi termini.
In tal caso,
potremo eseguire il raccoglimento a fattore comune limitatamente a ciascuno dei due polinomi,
eseguendo un raccoglimento a fattore comune parziale.
A tal punto,
dovremo poi ritrovarci nella condizione di poter eseguire un raccoglimento a fattore comune totale,
in modo da poter scomporre in fattori il polinomio di partenza.
Se ciò non accade, vuol dire che il polinomio non può essere scomposto utilizzando questo metodo.
Consideriamo ad esempio il polinomio:
E’ evidente che non esiste un MCD diverso da
di tutti i termini del polinomio.Tuttavia,
possiamo riscrivere il polinomio come somma di due polinomi:
Ed in particolare riusciamo ad individuare un MCD per tutti i termini di ciascun polinomio.
Così,
per il primo polinomio possiamo effettuare il raccoglimento:
mentre
per il secondo polinomio possiamo effettuare il raccoglimento:
Così sommando tra loro le due scomposizioni in fattori appena scritte abbiamo per il polinomio di partenza:
Ancora non abbiamo una scomposizione in fattori per il polinomio di partenza,
bensì ci ritroviamo con una somma di prodotti.
Tuttavia, osserviamo che i due prodotti hanno un fattore in comune:
.E’ allora possibile raccogliere l’espressione appena scritta proprio per tale fattore comune:
ovvero svolgendo tutti i passaggi per maggior chiarezza:
Siamo quindi riusciti
a scomporre in fattori il polinomio di partenza eseguendo
prima due raccoglimenti a fattore comune parziali,
poi un raccoglimento a fattore comune totale.
Vediamo un ulteriore esempio.
Scomponiamo il polinomio:
Osserviamo che
il massimo comune divisore tra tutti i coefficienti dei termini è .
Inoltre,
abbiamo una sola lettera comune a tutti i termini, la .
E questa si presenta in tutti i termini con esponente
.Così,
possiamo intanto eseguire un raccoglimento a fattore comune totale con il termine :
Ora,
osserviamo che il polinomio dentro le parentesi tonde può essere inteso come somma di due polinomi:
E’ a questo punto possibile raccogliere
il primo polinomio per
e
il secondo polinomio per .
In tal modo eseguiamo
due raccoglimenti parziali:
A questo punto possiamo
raccogliere all’interno delle parentesi quadre per il fattore comune :
e quindi:
Abbiamo così ottenuto
una scomposizione in fattori per il polinomio di partenza
e
possiamo in conclusione scrivere:
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3.) Scomposizione dei polinomi con il prodotto somma per differenza
Sia dato il polinomio:
In esso riconosciamo la differenza tra il quadrato del termine e il quadrato del termine .
In generale per il prodotto notevole della somma per differenza si ha:
Per cui la differenza tra i quadrati di due termini sarà uguale al prodotto della loro somma per la loro differenza:
Per cui nel nostro caso
abbiamo:
E’ possibile scomporre
una differenza tra i quadrati di due termini come prodotto della somma dei due termini per la loro differenza.
E in quest’ultima differenza,
il minuendo sarà il termine il cui quadrato è accompagnato nel polinomio di partenza con il segno più,
mentre
il sottraendo sarà il termine il cui quadrato nel polinomio di partenza è accompagnato dal segno meno.
Ad esempio,
scomponiamo il polinomio:
Riconosciamo
(nel primo termine )
il quadrato di
,riconosciamo
(nel secondo termine
il quadrato di
.Ora, attenzione,
il quadrato che è accompagnato dal segno meno nel polinomio da scomporre è il quadrato del termine
.Così questo dovrà comparire nella differenza tra termini che scriveremo nella scomposizione come sottraendo.
Abbiamo quindi:
Per maggiore praticità
avremmo anche potuto riscrivere il polinomio di partenza come .
In un modo o nell’altro l’importante è prestare attenzione ai segni,
seguendo la regola che abbiamo indicato.
Osserviamo che
la scomposizione non è terminata.
Infatti
è possibile eseguire dei raccoglimenti all’interno di ciascuna coppia di parentesi tonde:
Ora
la scomposizione è completa.
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4.) Quadrato di un binomio
Ricordiamo la regola del prodotto notevole del quadrato di un binomio:
Per la proprietà simmetrica dell’uguaglianza:
Effettivamente abbiamo ottenuto
una scomposizione in fattori poiché la potenza è uguale per definizione al prodotto .
E’ possibile scomporre un trinomio come quadrato di un binomio se nel trinomio sono presenti i quadrati di due quantità e se il rimanente termine del trinomio è il doppio prodotto delle due stesse quantità.
Consideriamo ad esempio il trinomio:
Riconosciamo
nel primo termine il quadrato del monomio
.Infatti
.Il terzo termine è evidentemente il quadrato di
.Ora, vediamo
se il doppio prodotto dei due termini evidenziati è uguale al terzo termine:
Il risultato differisce dal terzo termine del trinomio per un segno.
Ciò significa che uno dei due termini fra
edovrà essere preso con il segno opposto.
Scegliamo allora
ad esempio
.Così abbiamo:
Effettivamente,
se in un quadrato di un binomio il doppio prodotto è negativo,
ciò significa che
uno dei due termini del binomio deve essere necessariamente negativo e l’altro positivo.
La necessità di indagare sui segni dei termini è dovuta al fatto che
il quadrato di un termine positivo o negativo è sempre positivo.
Ora,
se il ragionamento sui segni vi causa problemi,
è possibile considerare
le due formule separate per la scomposizione con il quadrato di un binomio:
L’importante in un modo o nell’altro è ricordare che
il segno che separa i termini nel binomio dipende dal segno del doppio prodotto.
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5.) Scomposizione dei polinomi con il quadrato di un trinomio
Ricordiamo la regola del prodotto notevole del quadrato di un trinomio:
Per la proprietà simmetrica dell’uguaglianza
possiamo anche scrivere:
e ciò rappresenta la scomposizione in fattori del polinomio di sei termini di partenza.
Se in un polinomio di sei termini riconosciamo i quadrati di tre quantità e i doppi prodotti rispettivamente della prima quantità per la seconda, della seconda quantità per la terza e infine della prima quantità per la terza,
allora
il polinomio dato è uguale al quadrato della somma delle tre quantità stesse (quadrato di un trinomio).
Consideriamo ad esempio il caso del trinomio:
Individuiamo nei primi tre termini i quadrati delle quantità rispettivamente
, e .Calcoliamo a questo punto
i doppi prodotti tra le possibili coppie delle quantità individuate e vediamo se coincidono con i rimanenti termini del polinomio da scomporre.
Abbiamo:
-
doppio prodotto della prima quantità per la seconda: ;
-
doppio prodotto della seconda quantità per la terza: ;
-
infine, doppio prodotto della prima quantità per la terza: .
Effettivamente
ciascun doppio prodotto scritto coincide con uno dei rimanenti termini del polinomio di partenza.
Così possiamo in conclusione scrivere:
Consideriamo un altro esempio.
Scomponiamo in fattori il polinomio:
Ancora,
nei primi tre termini riconosciamo dei quadrati.
Abbiamo infatti il quadrato, rispettivamente, di
, di e infine di .Veniamo ai doppi prodotti delle quantità che abbiamo individuato:
-
doppio prodotto della prima quantità per la seconda: ;
-
doppio prodotto della seconda quantità per la terza: ;
-
infine, doppio prodotto della prima quantità per la terza: .
Ora, attenzione.
I doppi prodotti corrispondono come valori assoluti ma non sempre come segno.
In particolare,
l’unico doppio prodotto che ritroviamo con lo stesso segno nel polinomio da scomporre è il secondo, ovvero
.Da ciò deduciamo che entrambi i termini
e che fanno parte del doppio prodotto hanno lo stesso segno(ad esempio, prendiamoli entrambi positivi).
Di conseguenza,
poiché negli altri due doppi prodotti compare il termine
e i corrispondenti termini nel polinomio sono negativi,il termine stesso dovrà essere negativo.
Così, avremo in conclusione
per il polinomio di partenza la scomposizione:
Osserviamo che avremmo potuto equivalentemente considerare i termini
e .Infatti,
essi soddisfano comunque i requisiti sui segni dei doppi prodotti.
Così avremmo potuto altrettanto correttamente scrivere:
Ciò non è una sorpresa poiché il quadrato di un polinomio e il quadrato del suo opposto coincidono.
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6.) Cubo di un binomio
Vediamo ora come
scomporre i polinomi utilizzando il cubo di un binomio.
Ricordiamo la regola del prodotto notevole del cubo di un binomio:
Sfruttando la proprietà simmetrica dell’uguaglianza:
e ciò rappresenta la scomposizione in fattori del polinomio
.
Un polinomio ove siano presenti
i cubi di due termini e i tripli prodotti rispettivamente del quadrato del primo termine per il secondo termine e del primo termine per il quadrato del secondo termine può essere scomposto come il cubo della somma dei due termini.
Vediamo subito un esempio.
Scomponiamo in fattori il polinomio:
Ricerchiamo prima di tutto
i termini che sono cubi di certe quantità.
Osserviamo che il primo termine è il cubo della quantità
.Infatti
.Inoltre, il secondo termine è il cubo della quantità
(infatti ).Individuate
le quantità delle quali compaiono i cubi nel polinomio da scomporre,
procediamo scrivendo i due tripli prodotti:
-
triplo prodotto del quadrato della prima quantità per la seconda quantità: ;
-
triplo prodotto della prima quantità per il quadrato della seconda quantità: .
Effettivamente i due doppi prodotti scritti sono uguali ai rimanenti termini nel polinomio da scomporre.
Riconosciamo allora nel polinomio il cubo di un binomio e possiamo scrivere:
Vediamo un altro esempio.
Scomponiamo in fattori il polinomio:
Osserviamo che abbiamo il cubo della quantità
(infatti (5a)^3=125a^3, il primo termine del polinomio).
Inoltre,
l’ultimo termine del polinomio è il cubo della quantità
(infatti, ).
Controlliamo i tripli prodotti:
-
triplo prodotto del quadrato della prima quantità per la seconda quantità: ;
-
triplo prodotto della prima quantità per il quadrato della seconda quantità: .
Effettivamente ritroviamo
i due tripli prodotti nei rimanenti termini del polinomio da scomporre,
per cui in definitiva possiamo scrivere:
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7.) Scomposizione dei polinomi con la somma dei Cubi e la differenza dei Cubi
Vediamo un ulteriore metodo per la scomposizione dei polinomi, basato sulla
somma di cubi e sulla differenza di cubi.
Ricordiamo il prodotto notevole della somma di cubi:
Ancora,
per la proprietà simmetrica dell’uguaglianza:
Allo stesso modo, partendo dalla regola del prodotto notevole della differenza di cubi:
sempre grazie alla proprietà simmetrica dell’uguaglianza possiamo scrivere:
Otteniamo allora le due seguenti regole:
La somma dei cubi di due quantità si può scomporre come il prodotto della somma delle due quantità per il falso quadrato della differenza delle due stesse quantità:
La differenza dei cubi di due quantità si può scomporre come il prodotto della differenza delle due quantità per il falso quadrato della somma delle due stesse quantità:
Consideriamo un primo esempio sulla scomposizione in fattori dei polinomi con le regole appena indicate.
Scomponiamo in fattori il seguente polinomio:
Osserviamo che
.Inoltre
.Per cui ci ritroviamo con la differenza di due cubi.
Ed abbiamo rispettivamente il cubo della quantità
meno il cubo della quantità .La scomposizione del polinomio dato sarà quindi data
dal prodotto della differenza delle due quantità per il falso quadrato della loro somma.
Nello scrivere la differenza,
osserviamo che il sottraendo dovrà essere relativo alla quantità il cui cubo nel polinomio da scomporre è accompagnato dal segno meno.
Così un fattore della scomposizione sarà dato dalla differenza
.Ora,
l’altro fattore sarà il falso quadrato della somma delle due quantità, quindi il falso quadrato della somma
, che è un binomio.Ricordiamo che il falso quadrato di un binomio si costruisce con il quadrato del primo termine, più il prodotto (e non il doppio prodotto) dei due termini, più il quadrato del secondo termine.
Così nella scomposizione figurerà
il fattore , ovvero il falso quadrato del binomio .
In conclusione abbiamo
la scomposizione:
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